anonymous
2013-02-26 17:08:21 UTC
Ah, e in più sono lesbica.
Dopo un'adolescenza di torture, passata a chiedermi "perchè, perchè proprio a me?", manco fosse una malattia, ho capito di essere lesbica.
E ho capito anche che non è una malattia.
Fare coming out? Non credo. In famiglia, una volta, tanto per farvi un esempio, quando passò una pubblicità in tv che esortava ad inviare un sms per una buona causa, mia nonna se ne uscì dicendo: "perchè non creano 'sti numeri anche per aiutare i gay? Povera gente, quelli sì che han bisogno di aiuto!"
E giù commenti di questo genere, SEMPRE.
Amo la mia famiglia, la mia adolescenza solitaria l'ho trascorsa tra le quattro mura domestiche. Loro mi amano. Ma non mi accetterebbero. Non lo contemplano proprio.
Non lo sospettano nemmeno, anche se non sono mai stata fidanzata.
Sì, ho 19 anni e non sono mai stata baciata, nè ho mai amato, nè sono mai stata amata. Non perchè io abbia preso chissà quale voto di castità, semplicemente non potendo vivere la mia omosessualità (in una cittadina siciliana chiusa e claustrofobica, tanto vale che vai in giro con un cartello con su scritto: "sono lesbica, insultatemi!"), mi son rifiutata di vivere una finta eterosessualità. E' più forte di me, gli uomini non mi garbano proprio. Sono grandi, davvero, li adoro, ma non posso amarli in quel senso.
Ecco. Scrivo qui perchè altrimenti potrei impazzire. Non avendo amici fidati, non ho nessuno con cui potermi confidare, nessuna spalla che possa aiutarmi. Nessuno dei miei "pseudo amici" si è mai domandato: "ma come è che questa non ha mai avuto manco un fidanzato?". No. Perchè io sono quella "strana", quella "misantropa" che appare e svanisce a seconda dell'umore. Solo io so di non essere SOLO questo, ma loro pensano che io sia questo e null'altro. E' che non parlo molto.
Vi scrivo perchè ho l'impressione di non avere via d'uscita. Ho paura che non potrò mai amare una persona veramente. Perchè? Perchè a volte penso che essere lesbica (parlo in quanto donna, son sicura che sia così anche per alcuni uomini omosessuali) presupponga il fatto che tu DEBBA dirlo per forza. Che tu debba quasi urlarlo, altrimenti non puoi pretendere di esistere e di essere rispettata e di avere dei diritti. Devi ammetterlo. AMMETTERLO. Come se fosse una colpa, una confessione segreta. Ed io, io che tengo così tanto alla riservatezza dei miei sentimenti, sarò mai in grado di fare tutto questo? Il solo pensiero di dover dire a qualcuno "ti devo dire una cosa: sono lesbica", mi atterrisce. Ma non perchè mi vergogno di esserlo. Perchè temo che gli altri non vedano più la me PERSONA, ma la me lesbica e poi persona.
Vi capita mai di pensare di non poter appartenere del tutto alla comunità LGBT?
Non so, sarà che non avendo mai vissuto "il mondo fuori" per delle pippe mentali mie non mi permette di essere oggettiva, ma ho come l'impressione che sia più difficile per una ragazza che ama le ragazze (e in più profondamente timida e riservata) innamorarsi davvero. Non riuscirò mai a frequentare un locale gay solo per "rimorchiare" o per dire "bene, qui avrò più possibilità di conoscere donne che amano le donne". Non è da me, santo cielo, non ce la farò mai. E non avendo neanche amici nè conoscendo persone LGBT, mi sempre improbabile che io prenda e vada in un locale gay così, da sola. Mi crea tristezza solo il pensiero.
Sono troppo impacciata per poter anche solo pensare di fare una cosa così.
Avete mai l'impressione di essere soli al mondo, pur sapendo che non è e non può essere così?
L'amore è l'unico sentimento che rende decorosa l'esistenza, ed ho paura di privarmene, così facendo. ESSENDO ME.
Lo so, sono pesante.
E' che l'amore, io, non lo voglio urlare: voglio sia trasparente e delicato.
E vorrei non dover sentirmi in colpa se non "lotto" per i miei diritti, perchè QUEI diritti dovrebbero già appartenermi.
Perchè sono una brava ragazza. Che amerà un'altra ragazza, un giorno.
E non sono sbagliata. E non voglio essere discriminata.
Non siete stanchi, a volte, di dovervi difendere?