Domanda:
Cosa porta a preferire ruoli attivi e passivi?
anonymous
2010-10-01 02:42:43 UTC
Sicuramente la risposta poggia le radici nei podromi della letteratura omosessuale, negli studi, nelle teorie e nelle risposte che avrete già sicuramente dato ma che non ho letto, così vi chiedo uno sforzo ulteriore per soddisfare suddetta curiosità che si concretizza nella richiesta di sapere cosa porta in questo caso un uomo a preferire una parte attiva piuttosto che passiva in un rapporto sessuale. È possibile che chi preferisce di essere passivo lo faccia per sottomissione, perché in fondo ha una maggiore sensibilità che lo accosta maggiormente a quella femminile? E invece chi ricopre il ruolo attivo abbia una maggiore sensibilità maschile che si estrinseca per esempio nei rapporti etero a possedere la donna? Queste sono mere ipotesi, non sto dicendo che esistano uomini che ricoprano il ruolo di donna, ma semplicemente che a livello psicologico si sentano predisposti ad essere sottomessi in quanto più vicini al mondo femminile, ovvero in corpo abbiano una preponderanza di geni femminili rispetto a quelli maschili.
Sperando di essere stato chiaro, di non essere risultato tendenzioso e che non ci siano stati fraintendimenti di sorta, in sintesi la domanda è, cosa vi spinge a preferire un ruolo attivo rispetto ad uno passivo?
Con questo concludo anche perché mi accorgo di diventare prolisso, e vi saluto. Grazie. Dario
Diciassette risposte:
Narciso - Deus ex Machina
2010-10-01 04:48:50 UTC
Ciao, parto dal presupposto che non sempre il "maschile" è dominante ed il "femminile" è remissivo.

A volte è così, ma altre volte no. E comunque, anche se così fosse, non c'è nulla di male, non serve tutto questo demonizzare le posizione maschili e femminili come attivo e passivo. Vedo che molte persone lo fanno, e secondo me non va bene, perché si perde di vista l'obiettivo. Non c'è nessun modello eterosessista, semplicemente succede spesso che, in base all'essere uomo o donna, si è "passivi" o "attivi".

Alla fine la sottomissione è un punto di vista. In un rapporto etero una donna etero che si lascia penetrare da un uomo etero, non significa che è sottomessa, ma che ha trovato la sua dimensione ed insieme al suo partner è in armonia sessuale.

Che poi spesso si prendano certe cose come verità assolute perché c'è una cultura che vuole l'uomo padrone e la donna schiava, allora è diverso.

La stessa cosa può valere per due gay: se io sono attivo ed il mio compagno è passivo, non significa che lui sia il sottomesso, ma semplicemente che abbiamo trovato la nostra armonia.

La sottomissione è altro, può essere, in positivo o in negativo, una scelta. Non confondiamo le cose, non vediamo diavoli dove non ci sono..

Penso che l'essere passivi o attivi dipenda da molti fattori, più che altro fattori personali, intimi di chi vive la situazione. Quindi nessuno può spiegarti come stanno le cose, se non chi la vive.



Per me essere "attivi" non riguarda solo il rapporto sessuale, anzi, anche nell'approccio con l'altro spesso si notano delle differenze tra due partner. Uno può essere molto maschile, molto virile, può essere la parte "attiva" in un rapporto di coppia, ma poi a letto è il contrario.

O magari in una coppia è difficile cercare di capire a primo acchito chi è l'attivo e chi è il passivo, perché il sesso è un altro universo, una cosa legata alla vita di tutti i giorni con fili che di solito sono difficili da comprendere.

Del resto, anche nell'essere passivo ci si può sentire estremamente virili. Anzi, un rapporto da passivo può farti sentire veramente UN UOMO, altro che sensibilità femminile..:P

Poi sicuramente ci sarà anche chi fa coincidere il suo essere passivo col suo tendere verso "la femminilità" [parole da prendere con le pinze], infatti, per citare una situazione estrema, non dimentichiamo che molti omosessuali in realtà, se potessero, sarebbero donne etero. E questo è innegabile, ce ne sono tantissimi!

Quindi ,preferire la parte passiva non significa [o almeno non sempre] voler esser sessualmente presi come delle donne, ma la stessa componente passiva in un uomo gay può essere un modo di vivere la propria virilità.

Per non parlare poi di quegli omosessuali "effeminati" che preferiscono il ruolo passivo; che non sono affatto delle donne, ma che vivono la propria mascolinità in modo differente.



Come ho detto prima, la vita è una cosa ed il sesso è un'altra cosa, e sono due dimensioni legate spesso in modo ambiguo o comunque non compensibile da molti. Ma sono legate, ed hanno un loro perché.

Anche il fatto di essere solo attivi, solo passivi o versatili è collegato a doppio filo con la vita dell'individuo; ogni cosa ha un suo perché, ma su questi perché non mi pronuncio, perché non sono un commerciante di aria fritta.

Per il resto, ho letto la risposta di Zeus in cui dice che spesso il "passivo" è colui che nella vita ha una posizione dominante, di comando. Sai che questa cosa è spesso vera?

Certamente non sto dicendo che tutti i passivi nella vita sono invece dei leader, anzi, c'è anche chi è passivo a letto ma nella vita è doppiamente passivo..e pure sottomesso;-) ma può capitare spessissimo che l'essere passivo a letto sia un modo per "sfogare" quella parte di sé che nella vita di tutti i giorni non è possibile vivere, ricoprendo fondamentalmente ruoli di comando.

E' un po' come quelle ragazze casa e chiesa, tanto brave intelligenti e carine, che poi a letto sono delle bestie di prima categoria. Certe cose non sono solo dei luoghi comuni. Certo, non bisogna esagerare, però è per dire che anche nelle "dicerie" spesso c'è del vero.

Ecco, quindi quello che ha detto Zeus potrebber essere uno di quei perché. Non siamo solo bianchi o solo neri, ma siamo pieni di sfumature. Questo non significa che le nostre sfumature le viviamo sempre ed in ogni circostanza, anzi, è molto più probabile che vengano "divise" tra le nostre attività.
?
2010-10-01 02:50:04 UTC
...si c'è solo un piccolo particolare....nella maggior parte delle coppie gay il ruolo non c'è!!!! i gay sono sempre o solo passivi o solo attivi solo nella testa degli etero.....che non riescono ad uscire dai loro schemi sessuali che necessariamente prevedono un ruolo attivo ed uno passivo.
anonymous
2010-10-01 03:27:58 UTC
- Sono passivo solo per comodità :)

- Per mancanza di iniziativa..

- e in piccola parte anche per ansia da prestazione...xD



Niente ha a che fare con la sottmissione, o la sensibilità.. :)



- Consumo migliaia di calorie al giorno senza fare niente... Il sesso da attivi mi farebbe bruciare il doppio, dovrei mangiare di più.. spendere di più... e a quel punto non potrei permettermi Multicentrum, finasteride, dercos e le creme da 70 euro...

Mi va bene andare avanti a carboidrati e barrette proteiche... sono più buoni :) e il mio metabolismo li adora ...



- inoltre, non mi piace stare sopra.. mi sento troppo esposto e libero..

forse in effetti un po di senso di sottomissione c'è...ma non è eccessivo... preferisco semplicemente avere qualcuno che mi copre e che mi tiene caldo.. specie d'inverno U_u



- infine, non ho mai fatto l'attivo, credo sarei altamente imbranato U_u



chissà.. magari in futuro cambierò.. per ora mi va bene così :D



__



P.S: potrei fare l'attivo solo con qualcuno più piccolo di me o della mia stessa età...

Caso vuole che generalmente mi piacciano gli uomini più grandi di me.. generalmente di 9-12 anni (+ grandi) :)
Dolcetto
2010-10-01 03:16:19 UTC
il ruolo era molto più marcato negli anni 80, adesso son quasi tutti versatili...



io vado a periodi... da un paio di anni mi sento esclusivamente attivo per esempio, prima ero più versatile!



per molti è una questione emotiva e quindi quando si fidanzano spesso son versatili o comunque si adattano alle eseigenze del patner... per altri è puramente fisica, magari la penetrazione gli causa dolore e quindi non lo fanno per quello...
anonymous
2010-10-01 04:27:39 UTC
condivido quello che ha scritto mygorian.... anche io finora passivo, ma più che altro per pigrizia... e un pò per ansia da prestazione... ma non escludo ovviamente di provare il ruolo da attivo con amici che sanno come farmi stare tranquillo, che insomma ci fanno fare e sono molto collaborativi.

poi comunque mi piace sentire un uomo addosso ed il ruolo da passivo aiuta in questo... poi dipende dalle situazioni, dalle persone, dai periodi.... l'importante è sentirsi bene e a proprio agio. poi l'essere attivo o passivo conta poco. certo è un modo per capire se ci può essere intesa. ma è comunque relativo.

______________________________



a prescindere ta tutto, io odio i termini "attivo" e "passivo".

e quelli che in chat, a 1000 km di distanza, ti chiedono per prima cosa: "ma sei attivo o passivo ?"
anonymous
2010-10-01 04:55:51 UTC
Non sono d'accordo con quanto scritto da molti...io sono esclusivamente passivo non per scelta ma perché sono così e basta, è come dire che i bisessuali devono per forza scegliere tra uno dei due sessi, ma se sono attratti sia dall'uno che dall'altro non c'e niente da fare, sono così e basta...tanti sono convinti che siano solo luoghi comuni da parte degli etero, bhe non è in tutti i casi così, e prima di esprimere giudizi ci si dovrebbe mettere nei panni di un ragazzo solo passivo o solo attivo...io non mi eccito al pensiero di penetrare un uomo e questa non mi sembra una scelta, o per forza seguire lo stereotipo, sono così e basta, mi piace solo prenderlo perché psicologicamente mi piace essere sottomesso...non siamo tutti uguali, come ci sono i versatili ci sono anche quelli aventi un solo ruolo...mi sono sempre sentito sbagliato o strano perché tutti dicono che in un rapporto se c'e amore bisogna impersonarli tutti e 2 i ruoli...Sembra quasi una forma di discriminazione
Mandragora of nonexistence
2010-10-01 03:38:32 UTC
allaora scinderei il tuo discorso in due elementi diversi:

- attivo\passivo = uomo\donna

- attivo\passivo = dominazione\sottomissione.



adesso, non voglio negare che sessualmente (sopartutto nel rapporto etero) la donna non abbia una predisposizione maggiore alla sottomissione. ma bisogna stare attenti a non fare l'equazione uomo = dominante; donna = sottomessa.



in secondo luogo scinderei i due temi evidenziati prima.



il fatto di associare attivo = uomo; passivo = donna; credo sia semplicemente dovuto ad elementi ideologici eterosessusti di una società eterosessista.



se ho ben capito, un uomo che fa una pompa ad un altro uomo è passivo. ma se è una donna a fare una pompa ad un uomo è attiva... O_o erro?

vuol dire che qualcosa nel cervello di chi ha inventato ste cose non va...

così come se una donna fa una leccata ad un altra mi pare sia attiva... no?



insomma, dire, mettetevi d'accordo invece di fare "cosa che un uomo potrebbe accettare ugualmente sia da un uomo che una donna = attivo; cosa che una donna potrebbe ugualmente accettare sia da un uomo che da una donna = passivo"



è un tentativo sociale di ricondurre tutto ad un modello etero.



ora, finita la premessa, vado al nucleo della domanda,



torniamo al tema dominazione sottomissione.

mi pare che certi ruoli passivi un uomo li possa assumere anche nel rapporto eterosessuale.

parliamo esplicitamente. esistono tante situazioni in cui un uomo svolge il ruolo passivo nel rapporto anale con partner femminile. ok, sarà una pratica non comune, non quotidiana, e magari solo pochi uomini sono disposti a farla, così come poche donne, però esiste.

in tal caso non solo l' "attivo\passivo" inverte il rapporto uomo\donna, am è chiaramente legato ad un atto di dominazione.

costituirà quasi un'eccezione, ma una donna può provare il desiderio di farlo.

costituirà quasi un'eccezione, ma un uomo può provare il desiderio di riceverlo.



concludendo:

" È possibile che chi preferisce di essere passivo lo faccia per sottomissione, perché in fondo ha una maggiore sensibilità che lo accosta maggiormente a quella femminile?"

no, non credo che il rapporto tra sottomissione\femminilità e dominazione\mascolinità, sia così forte. credo più che altro che lo si viva così perchè così lo si assorbe socialmente.

mamma mia sto avendo diffitolà a spiegarmi...

credo che una parte di indole ci sia, ma che il comportamento sessuale non sia puramente ascritto alla indole, per cui, sebbene un legame tra le due cose ci sia, non è così vincolato, in quanto anche n'indole sottomessa può assumere un ruolo di controllo e dominazione, e viceversa.

a parer mio dipende più che altro da qaundo una persona a letto vuole estrinsecare la sua indole, o sperimentare i lati secondari del proprio temeramento (il classico tipo mite che a letto diventa una bevla)



poi, ovvio, è solo una mia ipotesi, non posso parlare in prima persona, + che altro fare un'analisi. e cmq cose del genere me le sono sempre chieste anche io...
anonymous
2010-10-01 04:50:54 UTC
la risposta è semplice: de gustibus! io sono dell'idea che bisogna, nei limiti, sperimentare sempre tutto, poi uno decide... c'è anche l'etero che fa il "passivo" con la moglie che indossa uno strap-on. cmq, niente a che vedere con femminilità/mascolinità e dominanza/sottomissione, solo gusti personali!
Liɐ
2010-10-01 04:56:07 UTC
forse banalizzerò le tue ipotesi



ma tu ti fai tutte queste domande sul perchè preferisci la mela piuttosto che la pera? non pensi si possa trattare semplicemente di gusti senza che per forza debba esserci dietro chissà quale ragione psicologica?



che poi codeste preferenze specifiche sono davvero rare, ci devi credere. anche perchè se non accetti una risposta da noi. fai bene a non porre domande o ipotesi ma a tenerle come tue certezze.

che poi sai che capita che l'uomo che tu giudichi più virile possa talvolta preferire il ruolo passivo? idem tra le ragazze. mica sempre quella femminile è quella passiva. è una questione di alchimia tra persone. magari a te con una ragazza piace una determinta posizione e, sempre magari, con unl'altra no.



sono stereotipi. che ti piaccia o no, la verità è questa.

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perdona se ho banalizzato la tua domanda che era certamente più "profonda", so che non parli di virilità o femminilità. ho capito bene cosa intendi, sottomissione, preponderanza di geni femminili ecc...

ecco, ciò non toglie il fatto che secondo me sono tutte stronz.ate.

ah, e ti darei la stessa, identica risposta, comunque :)
Zeus, Chi vuol essere Bannato 2
2010-10-01 03:29:18 UTC
per mia esperienza personale ho potuto constatare che chi preferisce il ruolo passivo spesso nella vita di tutti i giorni, è una persona che ricopre un ruolo importante, non so ad esempio a lavoro ricopre un ruolo di tutto rispetto che lo porta a comandare gli altri. E quando si parla di sesso questi è come se preferissse essere sottomesso, e provare sensazioni di sottomissione che nella vita di tutti i giorni non prova
?
2017-01-11 21:11:55 UTC
Nella maniera più assoluta NO NO NO e NO. Dipende dai gusti. Un mio amico è solo passivo e ha un càzzo enorme. =======================================... Chi è che ha spolliciato? Tu che hai spolliciato, se vedi il càzzo del mio amico muori di infarto a causa della paura.
anonymous
2010-10-01 10:43:57 UTC
ciao DaNo, come va?

con questa domanda presumi che solo il pene può fondare una relazione?

E' solo questo il modo per te di pensare ad un rapporto d amore completo tra uomini?

Quindi secondo te occorre necessariamente che uno dei due faccia la "donna"...é esatto?

Ti dirò invece che ci sono molti modi differenti di viversi, a differenti livelli: psichici, affettivi, relazionali e sociali. Si danno forme e desideri molteplici di sé: quando il desiderio é rivolto verso uno stesso genere, il suo centro sarà la struttura dell affettività relazionale e avremo così in questo modo il legame amoroso gay e lesbico.

TI dico solo tre parole:

- Desiderare, Sperimentare, Creare che tradotte in una unica parola significano Vivere

Nep
Wise Scarecrow
2010-10-01 05:47:09 UTC
La "passività" o l'"attività" non è un ruolo definito, specialmente per noi lesbiche. Anzi, il bello è proprio scambiarsi i ruoli! E poi cos'è passi e cos'è attivo? quando ci si mette un pizzico in più di fantasia rispetto al solito rapporto penetrativo standard, le classificazioni saltano!

Sai, la letteratura cerca di classificare, quasi con taglio psichiatrico o infettivologico (pensa ll'HIV!), come se l'omosessualità si potesse ridurre a un libretto di istruzioni su cosa sì e cosa no. INevitabile l'ossessione per la passività e l'attività. Ma non è così netta come nel rapporto eterosessuale (che per quanto ne so non saprei nemmeno definire se è 100% attivo o passivo....).
anonymous
2010-10-01 09:20:54 UTC
secondo me chi dice di essere attivo o passivo, è una persona che ha poca confidenza e disinvoltura nell utilizzare il proprio corpo, che non è nient altro che uno strumento destinato all interazione col mondo e al nostro piacere...



il corpo umano è fatto di zone che se stimolate provocano piacere... per questo motivo, un uomo equilibrato, senza timori e retaggi culturali, dovrebbe essere in grado di accettare la stimolazione anale senza problemi... questo vale per gli omosessuali così come per gli etero...



nel rapporto sessuale, oltre alla stimolazione e alla penetrazione, ovviamente c è anche un atteggiamento particolare... anche tra le lesbiche c è chi ha una tendenza attiva e chi passiva, ma questo nn ha nulla a che vedere con la penetrazione...



anche in un rapporto eterosessuale, una donna, mettendosi a cavalcioni su un uomo, e dominando la prestazione sessuale, assume un ruolo attivo...
Zia Pervinca
2010-10-01 06:32:33 UTC
Caro DaNo, la tua domanda è alquanto spinosa :-D

Ora, se prendiamo gli Yaoi(ovvero i manga giapponesi rivolti alle donne represse e insoddisfatte) troviamo il classico stereotipo attivo = virilone, muscoloso, moro passivo = biondino gracilino ed effemminato. La cosa bella degli Yaoi è che il biondino viene praticamente violentato dal moro, piangendo e lamentandosi tutto il tempo, e poi dopo prega il moro di risbatterlo di nuovo come un tappeto.

Nella realtà invece io penso che ci siano diverse ragioni: Ho conosciuto anche uomini che visto che pensavano di avercelo piccolo, preferivano fare i passivi. Io in realtà non so bene se sono passivo o no, diciamo che spesso ricevo :-D ma a volte ho anche dato, e la cosa bella è che quando do, mi trasformo :-D divento un tipo totalmente diverso(intendo sessualmente parlando) per esempio, con il mio ex, ogni tanto facevo la parte dell'attivo e avevo notato che quando era lui l'attivo cercava sempre di stare attento, e se magari mi irrigidivo, lui si fermava poi riprendeva...quando invece ero io a fare l'attivo, ero na belva :-D Veramente Dottor Jeckyll e Mister Hide. Infatti forse è anche per questo che preferisco fare il passivo.
?
2010-10-01 04:56:51 UTC
i gay sono perlopiù tendenzialemente passivi > fatto

è questo, per quanto possa stizzire, ha una certa correlazione con l'essere effemminati, i gusti musicali ed il modo di vestire
?
2010-10-01 02:56:22 UTC
Credo sia solo il risultato dell'educazione e di tendenze innate!



Un ragazzo a cui sia stato trasmesso a livello inconscio, un modo "femminile" di comportarsi svilupperà certamente atteggiamenti più sottomessi!

intendiamoci, non dico che diventerà omosessuale, ma avrà certamente più facilità a lasciarsi andare e a subire un corteggiamento da parte di una donna e viceversa, un ragazzo a cui abbiano trasmesso "mascolinità" cioè desiderio di emergere, dominare anche se in modo giocoso certamente sarà un cacciatore, un uomo in senso lato!

Naturalmente la timidezza di fondo di un bambino lo porta a essere più femminile e viceversa, la sua estroversione lo aiuta a sviluppare la sua personalità. Nel primo caso può sviluppare sensi di colpa, paura di lottare, di far emergere quella sana aggressività che lo porterebbe a affermarsi nella vita, e in questo senso è importante una guida che aiuti il bambino a accettarsi e eventualmente modificare dove possibile, il proprio carattere!


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