Ciao, parto dal presupposto che non sempre il "maschile" è dominante ed il "femminile" è remissivo.
A volte è così, ma altre volte no. E comunque, anche se così fosse, non c'è nulla di male, non serve tutto questo demonizzare le posizione maschili e femminili come attivo e passivo. Vedo che molte persone lo fanno, e secondo me non va bene, perché si perde di vista l'obiettivo. Non c'è nessun modello eterosessista, semplicemente succede spesso che, in base all'essere uomo o donna, si è "passivi" o "attivi".
Alla fine la sottomissione è un punto di vista. In un rapporto etero una donna etero che si lascia penetrare da un uomo etero, non significa che è sottomessa, ma che ha trovato la sua dimensione ed insieme al suo partner è in armonia sessuale.
Che poi spesso si prendano certe cose come verità assolute perché c'è una cultura che vuole l'uomo padrone e la donna schiava, allora è diverso.
La stessa cosa può valere per due gay: se io sono attivo ed il mio compagno è passivo, non significa che lui sia il sottomesso, ma semplicemente che abbiamo trovato la nostra armonia.
La sottomissione è altro, può essere, in positivo o in negativo, una scelta. Non confondiamo le cose, non vediamo diavoli dove non ci sono..
Penso che l'essere passivi o attivi dipenda da molti fattori, più che altro fattori personali, intimi di chi vive la situazione. Quindi nessuno può spiegarti come stanno le cose, se non chi la vive.
Per me essere "attivi" non riguarda solo il rapporto sessuale, anzi, anche nell'approccio con l'altro spesso si notano delle differenze tra due partner. Uno può essere molto maschile, molto virile, può essere la parte "attiva" in un rapporto di coppia, ma poi a letto è il contrario.
O magari in una coppia è difficile cercare di capire a primo acchito chi è l'attivo e chi è il passivo, perché il sesso è un altro universo, una cosa legata alla vita di tutti i giorni con fili che di solito sono difficili da comprendere.
Del resto, anche nell'essere passivo ci si può sentire estremamente virili. Anzi, un rapporto da passivo può farti sentire veramente UN UOMO, altro che sensibilità femminile..:P
Poi sicuramente ci sarà anche chi fa coincidere il suo essere passivo col suo tendere verso "la femminilità" [parole da prendere con le pinze], infatti, per citare una situazione estrema, non dimentichiamo che molti omosessuali in realtà, se potessero, sarebbero donne etero. E questo è innegabile, ce ne sono tantissimi!
Quindi ,preferire la parte passiva non significa [o almeno non sempre] voler esser sessualmente presi come delle donne, ma la stessa componente passiva in un uomo gay può essere un modo di vivere la propria virilità.
Per non parlare poi di quegli omosessuali "effeminati" che preferiscono il ruolo passivo; che non sono affatto delle donne, ma che vivono la propria mascolinità in modo differente.
Come ho detto prima, la vita è una cosa ed il sesso è un'altra cosa, e sono due dimensioni legate spesso in modo ambiguo o comunque non compensibile da molti. Ma sono legate, ed hanno un loro perché.
Anche il fatto di essere solo attivi, solo passivi o versatili è collegato a doppio filo con la vita dell'individuo; ogni cosa ha un suo perché, ma su questi perché non mi pronuncio, perché non sono un commerciante di aria fritta.
Per il resto, ho letto la risposta di Zeus in cui dice che spesso il "passivo" è colui che nella vita ha una posizione dominante, di comando. Sai che questa cosa è spesso vera?
Certamente non sto dicendo che tutti i passivi nella vita sono invece dei leader, anzi, c'è anche chi è passivo a letto ma nella vita è doppiamente passivo..e pure sottomesso;-) ma può capitare spessissimo che l'essere passivo a letto sia un modo per "sfogare" quella parte di sé che nella vita di tutti i giorni non è possibile vivere, ricoprendo fondamentalmente ruoli di comando.
E' un po' come quelle ragazze casa e chiesa, tanto brave intelligenti e carine, che poi a letto sono delle bestie di prima categoria. Certe cose non sono solo dei luoghi comuni. Certo, non bisogna esagerare, però è per dire che anche nelle "dicerie" spesso c'è del vero.
Ecco, quindi quello che ha detto Zeus potrebber essere uno di quei perché. Non siamo solo bianchi o solo neri, ma siamo pieni di sfumature. Questo non significa che le nostre sfumature le viviamo sempre ed in ogni circostanza, anzi, è molto più probabile che vengano "divise" tra le nostre attività.