Ecco ti rispondo direttamente. Guarda, non so dove vivi, però non c'è niente di male ad essere gay. Quando vivevo all'estero lo dicevo apertamente e nessuno mi diceva assolutamente niente, magari qualche commento da qualche ignorante c'era, ma basta scegliersi le persone con cui stiamo. Sai che libertà essere se stessi? la sessualità non è mica una cosa minuscola. Tutte le domande "ti piace quella ragazza? " e cose del genere capitano molte volte durante una giornata, e ogni volta io mi trovavo nell'imbarazzo di dover mentire.
Prova a pensare ad un etero quante opportunità ha di conoscere ragazze, un ragazzo gay ne ha meno di conoscere ragazzi gay perchè ce ne sono meno, se poi non dice a nessuno di essere gay? nessuna. Non vuol dire vivere la sessualità con riservatezza, vuol dire non viverla. Un ragazzo va in discoteca, esce con amici e conosce ragazze, flirta..Un ragazzo gay non dichiarato che esce solo con etero ha zero esperienze.
Forse il tuo problema è un altro, parli di accettazione. Non so dove vivi, magari abiti in cima ad una montagna o in paesino sperduto nel meridione dove non sanno neanche cosa vuol dire gay. Ma se fai un erasmus a Madrid ad esempio, le cose cambiano, essere gay in alcuni luoghi non desta più stupore, sopratutto in Erasmus dove sono tutti giovani e "internazionali" .. Forse è che in Italia si è abituati a "nascondersi", ma non è cosi in ogni luogo.
Un gay non dichiarato vive castrato, e non sto parlando di andare in giro con un cartello con scritto GAY, anche perchè so che è difficile dirlo ai genitori (io stesso non l'ho ancora detto) .. però insomma, almeno in erasmus, dove sei solo e i tuoi genitori non sanno cosa fai, VIVI.
guarda visto che mi hai tirato in causa, ti dico la mia esperienza personale. Prima di partire da solo per l'Australia per la prima volta, non dicevo a nessuno di essere gay, anzi, sul mio profilo Facebook avevo anche messo che mi piacevano le donne. Avevo un fidanzato, poi ci siamo lasciati, e io ero solo: amici a cui non potevo confidare i miei problemi di cuore, e se lo facevo, dovevo mascherare la cosa, e non avevo neanche la possibilità di trovare un altro ragazzo con cui stare, perchè nessuno sapeva che ero gay. Che vita è questa? amici con cui non si può parlare, e nessuno speranza di trovare un ragazzo, un compagno. Insomma una vita che non è vita, e tutto questo solo perchè sono gay, anzi, tutto questo per colpa della società bigotta che c'è in Italia, perchè nell'essere gay non c'è niente di brutto e di sbagliato come vogliono farci credere. Una volta in Australia, ero da solo, e vivevo proprio nella gay street di Sydney. Ho conosciuto un ragazzo a cui piacevo mi ha chiesto se ero gay e io ho risposto di si (tanto in Australia, chi mi conosce? anche se poi tengo i rapporti, chi è in australia lo sento su skype e basta). Gli ho detto che ero italiano, e lui mi ha introdotto ai suoi amici e portato ogni week end con i suoi amici per locali. Questa era vita, amici con cui potevo parlare liberamente delle mie sofferenze avute col mio ragazzo, e persona con cui andare per locali e flirtare (mica dico che l'erasmus debba esser un puttanaio, però insomma a 20 anni ci stanno flirt in discoteca, gli etero lo fanno sempre in discoteca, perchè non possiamo noi?) e ho trovato pure un ragazzo di cui mi sono preso una cotta che purtroppo abita in australia. Insomma, ero me stesso, avevo dimenticato l'ex, e avevo persino trovato un altro ragazzo.
Questo non sarebbe potuto succedere MAI se non mi fossi aperto all'inizio. Poi a lavoro di certo non andavo in giro a dire SONO GAY, ma se mi chiedevano (perchè magari leggevano alcune cose sulla mia pagina facebook), guardavo la persona, cercavo di capire se era aperta di mente o no, e se mi fidavo lo dicevo. Non mi è mai capitato di trovare omofobi. In australia i gay si sposano e adottano, sono alla luce del sole e camminano a testa alta ormai da più di 10 anni, tutti hanno un amico o un famigliare gay, poi nelle grandi città figurati, non è come qui nella provincia italiana.
Dopo qualche mese sono sfortunatamente tornato in italia, ovviamente nessuno sapeva di me, perchè tutto si era svolto in australia, e non potevo neanche avere la gioia di raccontare la mia bella esperienza. Fatto sta che mi sono un po' aperto a delle mie amiche, e praticamente la cosa non è stata affatto difficile, dato che loro lo avevano gia capito che ero gay, anzi, mi avevano presentato anche un ragazzo qualche mese prima della partenza, solo che io non me ne ero accorto, e ovviamente loro non lo vanno a dire in giro, scelgo io a chi dirlo, però vado su locali gay e cose del genere, perchè non voglio vivere una vita castrata solo per colpa dell'ignoranza della gente.